L’11 aprile l’Unione Regionale Cuochi Abruzzesi e l’Associazione Cuochi Valle del Sangro hanno organizzato un convegno in memoria dello chef di cucina Giovanni Spaventa. L’incontro, moderato dal professor Antonio Di Lello, che ha avuto tra i relatori Peppino Tinari, Giuseppe Finamore e Lorenzo Pace, ha ripercorso, attraverso le numerose testimonianze di cuochi e di persone che lo hanno conosciuto, la storia umana e professionale dello chef di Villa Santa Maria.
Giovanni Spaventa fa parte di quella folta schiera di cuochi che hanno contribuito a creare il mito dei “cuochi di Villa Santa Maria” e che ha degnamente rappresentato con etica e professionalità. Ricordato come un professionista meticoloso e intransigente, dal gusto raffinato e sensibile, la sua fama professionale è legata principalmente al lavoro svolto dal 1966 al 1990 presso il prestigioso “Hotel Cipriani” di Venezia fino a ricoprire, negli ultimi 7 anni, il ruolo di chef di cucina.
Spaventa fu impegnato anche nell’associazionismo dei cuochi; nel 1984 entrò nel consiglio direttivo dell’Associazione Regionale Cuochi Abruzzesi e l’anno successivo ne fu eletto presidente, carica che ricoprì fino al 1989. In quello stesso anno venne fondata l’Associazione Cuochi Valle del Sangro e per 8 mesi ne fu il presidente, successivamente e fino al 2002 fece parte del consiglio direttivo. Dal 2003 al 2013, anno della scomparsa, fu Presidente onorario dell’ACVS e dal 2011 “decano dei cuochi abruzzesi” dell’URCA.
Arrigo Cipriani proprietario della catena alberghiera “Cipriani”, intervenuto al convegno, ha ricordato che Spaventa “è il cuoco che ha fatto parte della storia culinaria dell’hotel Cipriani. La sua era una cucina semplice ma di grande gusto, la vera e peculiare cucina italiana che al Cipriani abbiamo sempre prediletto, egli realizzava delle minestre ineguagliabili. Spaventa con la sua semplicità sapeva gestire una grande brigata di cucina in cui sapeva far regnava l’armonia. Era profondamente legato alla cucina del gruppo Cipriani come fosse la sua missione di vita. La nostra filosofia, da tre generazioni – ha concluso Cipriani – vuole che la cucina Cipriani sia preparata solo dai grandi e per questo abbiamo avuto sempre molti cuochi di Villa Santa Maria. E Giovanni Spaventa era uno di questi”.
Per ricordare e tramandare gli insegnamenti professionali dello chef Spaventa è stato istituito il premio “Chef di cucina Giovanni Spaventa” che è stato conferito, allo chef Nicola Finamore, “per aver continuato e attualizzato il pensiero e la pratica culinaria di Giovanni Spaventa”. Finamore ha presentato una versione contemporanea degli “Scampi alle tre salse”, uno dei tanti piatti di Spaventa.