Timmy Xhakosi Associato FIC di Finale Ligure, ha vinto la diciottesima edizione del “Premio Ferrer” organizzato lunedì 19 marzo all’Istituto Alberghiero di Alassio dall’Unione Regionale Cuochi Liguri attraverso l’Associazione Cuochi Savona. Lo chef finalese di adozione è salito sul podio abbinato alla studentessa dell’alberghiero alassino Kiara Vasquez. Il piatto , intitolato “Il piatto dell’ultimo minuto”, era composto da un calamaro ripieno di verdure di stagione ed erbe aromatiche su letto di crema di zucchine con gallinella croccante e pomodorini confit. Gusti che sono piaciuti, al punto che Timmy e Kiara si sono aggiudicati anche il premio assegnato dalla Famiglia Manuelli e da Casa Artusi di Forlimpopoli, entrambe rappresentate da Vittorio Mantoni. Al secondo posto Germano Scaramozzi di Varigotti, che assieme allo studente Francesco Richermo, ha presentato il ricciolo di calamaro su letto di zucca. Terza piazza, infine, per Constantin Calin, di Savona, che in coppia con lo studente Roberto Rovere ha presentato un filetto di gallinella con verdure croccanti.
La novità di quest’anno un premio assegnato dai Food Blogger Liguri Lorenza Giudice e Stefano Pezzini, che hanno approfittato per presentare il progetto nazionale “paese che vai cuoco che incontri” coordinato dal Presidente dell’Unione Regionale Cuochi Veneto Claudio Crivellaro, agli associati intervenuti.
Il premio, che puntava alla presentazione emozionale del piatto, è andato a Giuseppe De Fecondo che, affiancato allo studente Andrea Romani, ha presentato il piatto intitolato “La prima volta”, un calamaro grigliato con le ali alzate.
In giuria Francesco Impieri, al quale è stato assegnato un premio alla carriera, il Presidente di Unione Regionale Cuochi Liguri Stefano Beltrame, uno storico chef e insegnante all’Alberghiero di Alassio Leonardo Nappi, il Presidente di Associazione Cuochi Savona Gregorio Meligrana, il Responsabile settore Giovani per la Liguria Antonio Cefalo, e la Lady chef, Carla Balbiano.
La filosofia della gara è semplice, oramai da tre edizioni l’organizzazione mette a disposizione dei concorrenti un paniere dal contenuto sconosciuto e questi ultimi, in 45 minuti devono organizzare il servizio di un piatto espositivo e uno degustativo, cercando di rimanere nel tema del filo conduttore appunto, Ferrer Manuelli conosciuto anche come l’Oste di Prua che ha lasciato la sua arte in cucina nel libro, “Pesto e Buridda”, edito da Marco Sabatelli di Savona (www.sabatelli.it), scritto assieme a Dario G. Martini nel 1974, con interventi di Luigi Veronelli ed Enzo Tortora. Un successo editoriale che, nel primo anno, ebbe ben tre ristampe e che oggi è tornato in libreria, a 42 anni dalla prima edizione. Cento ricette, di impostazione ligure con qualche influenza spagnola, ricordo di alcune esperienze giovanili catalane, in un libro essenziale diventato una sorta di libro di testo per le scuole alberghiere quando si parla di cucina ligure; L’editore savonese ha voluto premiare gli allievi abbinati ai tre vincitori con una copia del libro.
Lappuntamento per questa gara, è per il prossimo anno.