Anche quest’anno, per il quarto consecutivo, gli chef valdostani salgono, a pieno titolo, all’onor dell’Alta Gastronomia. In occasione dell’Assemblea Nazionale FIC tenutasi in modalità “on line” il 30 giugno scorso, è avvenuta la cerimonia di consegna dei premi e trofei per il trascorso 2019, durante la quale Associazioni Provinciali, Unioni Regionali, Delegazioni Estere e molti cuochi si sono distinti egregiamente nelle loro attività.
A sorpresa quest’anno c’è stato un doppio riconoscimento, sia regionale ma anche provinciale per le berrette bianche valdostane, e stavolta possiamo proprio dirlo, che l’Associazione Cuochi Aosta si è classificata al primo posto nella Coppa delle Associazioni, risultando così tra le migliori associazioni d’Italia partecipanti al concorso. Un risultato inaspettato, anche perché l’associazione è stata costituita lo scorso 16 gennaio 2019, proprio per allinearsi allo statuto della Federazione Italiana Cuochi.
I cuochi valdostani si sono classificati davanti all’Associazione Cuochi di BAT (Barletta-Andria-Trani) e alla virtuosa Associazione Cuochi di Palermo.
A completare con la ciliegina sulla torta, il secondo posto nel Trofeo delle Regioni, conseguito alle spalle della Campania ma davanti ad una regione virtuosa come la Basilicata, per i risultati conseguiti in attività istituzionali, formative e di promozione del territorio.
Gli ambiti premi, rappresentati quest’anno dalla Coppa e da un Cappello in ceramica (in foto allegate), sono stati consegnati in modalità virtuale (in attesa di esser spediti) a Gianluca Masullo, presidente regionale e provinciale dei Cuochi VdA.
A decretare le classifiche è stata una commissione istituita dalla Federazione e guidata dal responsabile del Dipartimento Associativo FIC, prof. Giuseppe Casale, con i componenti della Giunta Esecutiva. Gli esperti hanno dovuto giudicare, durante la selezione avvenuta nel mese di aprile, le unioni regionali e le numerose Associazioni Provinciali e Delegazioni Estere presenti in Italia e nel mondo, che hanno partecipato al concorso e si sono distinte sotto diversi aspetti: corsi di aggiornamento, attività professionali e conviviali, eventi di spessore, convegni, incontri tematici di approfondimento dell’alimentazione e della nutrizione, cene di gala, collaborazioni e protocolli d’intesa con Istituti alberghieri ed enti del proprio territorio, eventi di beneficenza con al primo posto sempre l’enogastronomia di qualità.
“Giungere per il quarto anno consecutivo sul podio e conquistare addirittura il primo posto tra le Associazioni virtuose è davvero un grande risultato per la Valle d’Aosta, oltre che un rappresenta un evento storico – ha commentato Gianluca Masullo -. Mai così in alto e soprattutto mai con questa continuità.
I sacrifici vengono sempre ripagati, in un modo o nell’altro, tutti noi ambiamo ad un premio, ad un riconoscimento che attesti quello che facciamo, che sia il segno del nostro operato ed in quello che crediamo ma tutto ciò lo si raggiunge solo con il tempo, con gli sforzi di tutti e con tanta buona volontà. Il premio è una cosa tangibile, ma ciò che è importante è cosa lasciamo ai nostri associati: motivazione, volontà, voglia di continuare a crescere e consapevolezza che anche una piccola associazione come la nostra, può raggiungere dei risultati inaspettati.
Abbiamo ottenuto tutti insieme un grande traguardo, per l’Unione Regionale Cuochi VdA e per l’Associazione Cuochi Aosta, che è nata solo lo scorso anno. Dedichiamo i trofei a tutti coloro che credono in noi, ai nostri associati, alle Istituzioni, ai Partner, alla Fondazione Turistica VdA, alle nostre famiglie (che nonostante tutto sono sempre al nostro fianco).
Un trofeo che dedichiamo anche agli chef che ci hanno lasciato e che oggi, da lassù, ci sorridono e sono fieri di noi: Fabrizio Faccio, Emilio Giachino, Diego Baro e Luca Lantermoz. Un trofeo che dedichiamo a chi ha fatto la storia e a chi progetterà il futuro. Grazie a tutti, godiamoci questo risultato anche se nel contempo bisogna essere consapevoli di non fermarsi mai. I trofei li mettiamo in bacheca, rappresenteranno la storia e ci aiuteranno a ricordare in futuro, oggi però viviamo il presente e continuiamo a credere nella nostra professione: la Valle d’Aosta lo merita, i cuochi valdostani lo meritano, tutti coloro che credono in noi lo meritano.
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