Giorgia Ceccato, Global Young Chefs Challenge
“Ho 21 anni e sin da poco più che ragazzina ho scelto di far parte della grande famiglia della Federazione Italiana Cuochi, a cui sento di appartenere oggi più che mai.
Nel 2019 ho partecipato con l’Associazione Cuochi di Treviso ai Campionati della Cucina Italiana, dove ci siamo aggiudicati per la categoria Cucina Calda Squadre Junior il titolo di campione d’Italia. Da lì ho deciso che non mi sarei fermata, e dopo qualche mese sono stata chiamata per entrare a far parte della Nazionale Italiana Cuochi, non so dirvi quanto io sia stata felice di questo.
Avevo 16 anni quando ho iniziato a partecipare ai concorsi, ai campionati di cucina, sono stata anche in India a competere, e questo mi ha aiutato a profilare non solo la mia tecnica, che negli anni migliora visivamente, ma anche il mio carattere, la mia determinazione, il mio senso del lavoro. Quel che più amo di tutto questo mondo è il clima in cui si affronta tutto, perché è inspiegabile, ma si crea una sorta di sintonia, spirito di unione a cui io non rinuncerei mai, il benessere mentale è impagabile.
Da quasi un anno mi alleno con il coach per vivere la Global Chef e per me rappresentare il tricolore è davvero un onore e motivo di grande orgoglio. Sono molto felice di questa possibilità e spero di dare il meglio di tutta me stessa, soprattutto per tutta la NIC e la Federazione.
Ad ogni gara porto sempre con me un piccolo portafortuna, si tratta di una t-shirt che mi è stata regalata da una persona a me molto cara e che indosso sempre sotto la giacca bianca; averla con me mi da forza e voglia di fare sempre meglio.
Far parte della FIC mi permette di potermi aggiornare sempre, anche tramite i corsi che vengono organizzati, ma ancor di più per me è importante far parte della punta di diamante di tutta la Federazione, della NIC, un sogno che avevo sin da ragazzina e che oggi è realtà. Ringrazio quindi tutti coloro che mi hanno voluta in Nazionale, farò quanto di meglio possibile per non deludere le loro e soprattutto le mie aspettative”.
