La finale nazionale del Trofeo Miglior Allievo degli Istituti Alberghieri per il 2021 non poteva non avere un teatro d’eccezione per lo svolgimento dell’ultima, importantissima competizione, che decreterà il vincitore assoluto tra i tanti giovani che hanno già superato le prime fasi provinciali e le successive selezioni regionali del proprio territorio. Per questo, la scelta della Federazione Italiana Cuochi questa volta è caduta sul prestigio dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “Massimo Alberini” di Lancenigo di Villorba, in provincia di Treviso. Una scuola dedita da decenni all’ospitalità e all’accoglienza turistica, dove sono stati in migliaia gli studenti che si sono formati e diplomati tra sala, ricevimento e cucina e che oggi continua a formare i futuri professionisti dell’hotellerie, della ristorazione, del turismo. Per questo, abbiamo voluto sentire il parere del dirigente scolastico dell’ “Alberini”, il professor Edi Brisotto, su come la scuola si prepara ad accogliere questa importante competizione.
“Proviamo certamente un grande orgoglio, poiché un importante evento come questo si svolgerà tra pochi giorni nelle nostre aule ma, lasciatemi aggiungere, anche perché stiamo collaborando con una associazione così prestigiosa come la Federazione Italiana Cuochi, costituita da bravi e preparati professionisti. Abbiamo sempre dato – prosegue il professor Brisotto – la nostra disponibilità per accogliere eventi e competizioni, soprattutto prima del periodo della pandemia, ma voglio sottolineare il prestigio di un appuntamento come questo, che vede tanti cuochi lasciare i proprio posto in cucina per organizzare un concorso dedicato ai giovani, creando un importante confronto con le nuove generazioni”.
Al preside abbiamo anche voluto chiedere un po’ i numeri della scuola, in termini di iscrizioni e di formazione degli studenti. Edi Brisotto ci ha risposto così: “Sono circa un migliaio gli iscritti ai nostri corsi, tra quelli canonici in versione diurna e quelli con svolgimento nella fascia serale, dedicati all’istruzione per gli adulti. Siamo fra i tre grandi istituti alberghieri di tutta la provincia di Treviso e sempre più spesso diplomiamo giovani che poi proseguono nella direzione lavorativa prescelta. Certo, ancora qualche differenza permane, per esempio sul fronte delle giovani allieve, che magari, una volta diplomate, preferiscono un impiego più “comodo”, magari nella grande distribuzione, che garantisce orari di lavoro più consoni con le esigenze di vita familiare. Posso confermare, comunque, dalla mia esperienza ormai decennale come dirigente scolastico, che sala e cucina sono quasi alla pari per numero di diplomati e come scelta di percorso formativo. Facciamo molto affidamento sul percorso dell’alternanza scuola-lavoro, che attiviamo già dalle seconde classi, per far comprendere da subito se si è portati per un certo lavoro o meno, dando anche la possibilità di cambiare idea”.
Infine, il professor Brisotto cita un tema molto delicato e molto caro a Federcuochi, quello della lotta allo spreco alimentare: “Questa scelta di sostenibilità in cucina – conclude – fa proprio parte del nostro percorso formativo e della nostra didattica e siamo lieti che tale linea si ritrovi anche in competizioni importanti come questa finale. Tutta la scuola, voglio sottolineare, è pronta a partecipare al concorso, ciascuno nel proprio importante ruolo, dall’accoglienza alla sala alla cucina stessa”.
Antonio Iacona
Ufficio Stampa FIC