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Bocuse d’Or 2021: l’Italia si qualifica tra i primi dieci alla finale mondiale

Bocuse d’Or: grande soddisfazione per l’Italia che si qualifica tra i primi dieci alla finale mondiale di Lione 2021

Sul podio Francia, Danimarca e Norvegia

È decimo in classifica mondiale il Team Italia capitanato da Alessandro Bergamo, oro, argento e bronzo della XVIII edizione del Bocuse d’Or sono andati invece ad una triade nordica un po’ diversa dal solito: Francia, Danimarca e Norvegia.

21 nazioni provenienti da tutto il mondo si sono sfidate in 5 ore e 35 minuti per portare a casa la benvoluta statuetta; a difendere l’amato tricolore il Team Italia della Bocuse d’Or Italy Academy, con Alessandro Bergamo – già sous chef al ristorante Cracco* di Milano e candidato alla finale San Pellegrino Young ChefFrancesco Tanese (commis), dai membri della Federazione Italiana Cuochi, lo chef Lorenzo Alessio in qualità di coach, Filippo Crisci (vice coach) e gli helpers, Noel Moglia, Graziano Patanè e Andrea Monastero.

Quel che ha permesso agli azzurri di arrivare così competitivi in finale è stata la vicinanza della Bocuse d’Or Italy Academy, del Presidente Enrico Crippa (ristorante Piazza Duomo, Alba), del Vicepresidente Carlo Cracco e del direttore Luciano Tona, che hanno studiato il vassoio e il piatto presentati in gara ad una giuria composta dai migliori chef di tutto il mondo.

A supportare la squadra italiana anche la Federazione Italiana Cuochi con il Presidente Nazionale Rocco Pozzulo, la Regione Basilicata, la Regione Lombardia, la CCIAA di Como-Lecco, la FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, il Consorzio Franciacorta, Acqua Panna-San Pellegrino, Le Royal Fournier, Pentole Agnelli, Bragard, Electrolux Professional, Valrhona, Sosa, Caviale Calvisius, Spirito Contadino, Royal Greenland Italia, Silikomart, Coltellerie Sanelli, Zorzi, Alba Accademia Alberghiera, Romagna Grandi Impianti, Hotel Roma Cervia.

 

LA GARA

Le competizioni del Bocuse d’Or si sono svolte all’interno del più grande salone internazionale per il settore Horeca d’alta gamma, il Sirha, un segnale di ripresa e riconquista che inaugura una nuova stagione per la ristorazione post-Covid. In gara presenti 21 squadre provenienti da tutto il mondo giudicate da 24 chef divisi in due gruppi da 12, più la giuria di presidenza composta da due dei più importanti chef al mondo e da Jerome Bocuse.

Giuria di degustazione: composta dal rappresentante di ogni squadra che ha il compito di esaminare i piatti dei candidati in funzione della presentazione, del gusto, della tecnica, del rispetto dei prodotti e l’originalità dei piatti.

Giuria di cucina: 12 chef internazionali con il compito di osservare il lavoro dei candidati, l’organizzazione e anche il rispetto delle norme del concorso, facendo molta attenzione allo spreco e al rispetto del regolamento tecnico.

 

LE DICHIARAZIONI

“Per me essere riuscito a vivere l’emozione di una finale Bocuse d’Or significa aver esaudito un desiderio che tenevo nel cassetto da una vita – ha dichiarato un emozionatissimo Alessandro Bergamo – Eravamo consapevoli del fatto che sarebbe stata difficile spuntarla ma ero altrettanto sicuro che avremmo fatto un buon lavoro. Devo ringraziare tutti, il mio commis Tanese, il coach Alessio, Filippo Crisci, Noel Moglia e gli helpers, senza di loro non sarei qui a vivermi questo momento. Il presidente Crippa, il direttore Tona e il Presidente FIC Rocco Pozzulo; sono stati mesi duri ma ce l’abbiamo fatta. Il Bocuse d’Or non è solo una competizione, vivere il Bocuse d’Or significa imparare ad affrontare le sfide che la vita porta propone con o senza preavviso, una scuola di vita che consiglio a tutti i miei colleghi più giovani”.

“Siamo molto felici di tutto quello che è successo, tutto il merito va ad Alessandro Bergamo, al commis Tanese e al coach Alessio che in così poco tempo hanno fatto dei progressi pazzeschi. Noi in Academy – ha commentato il Presidente della Bocuse d’Or Italy Academy Enrico Crippa – dall’altra parte ci siamo concentrati sullo studio del vassoio e del piatto insieme alla designer Astrid Luglio, anche lei giovanissima. Spero che in tanti si siano fatti un’idea di cosa significa partecipare ad una competizione come il Bocuse d’Or e quanto difficile sia arrivare su quel podio. I ragazzi sono bravi ma per arrivare su quel podio abbiamo bisogno di un appoggio importante da parte di enti, associazioni, partner e sponsor, solo così potremo crescere e arrivare su quel podio”.

“Quando ci siamo incontrati da Cracco a Milano abbiamo subito stabilito che quello tra Federazione e Bocuse d’Or Italy Academy sarebbe stato un rapporto a lungo termine – ha dichiarato Rocco Pozzulo, Presidente Federazione Italiana Cuochi – abbiamo seguito da vicino i ragazzi, il coach Alessio per anni ha affrontato i nostri campionati e conosciamo la sua meticolosità nell’organizzare il lavoro di squadra, proprio per questo vogliamo che ci sia continuità da oggi in poi, l’Italia dovrà esserci sempre in concorso al Bocuse, miglioreremo, lavoreremo notte e giorno come abbiamo fatto come abbiamo fatto in quest’ultimo anno, ci batteremo per arrivare in alto e ci riusciremo, perché ce lo meritiamo e abbiamo le capacità per farlo”.

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