Cerca
Close this search box.

Rassegna stampa – “riapertura al 1 giugno significa fa morire la ristorazione”

ANSA – Fase 2: Federcuochi, rinvio ristorazione e’ farla morire
A rischio sanitario si aggiungera’ certezza tragedia economica 
(ANSA) – ROMA, 27 APR – “Rinviare la riapertura al 1 giugno significa fa morire la ristorazione gia’ agonizzante dopo mesi di mancati incassi”. E’ l’allarme lanciato dalla Federcuochi, secondo cui la decisione del governo e’ “il colpo di grazia ad un comparto che produce un indotto miliardario per tutto il Paese e che non riesce piu’ a sostenere questo fermo”. “Ogni giorno riceviamo il grido d’aiuto dei nostri associati – denuncia Federcuochi – dalle famiglie impegnate nei ristoranti o nei catering rimaste senza lavoro e senza soldi, ai 400mila lavoratori stagionali rimasti a casa senza prospettive di guadagno”. Una situazione per la quale “chiediamo che venga imposta la sospensione o almeno la riduzione degli affitti per i mesi di inattivita’, cosi’ come il rinvio e la riduzione dei versamenti delle imposte e di trovare insieme e presto le soluzioni piu’ efficaci per non far collassare ristorazione e ospitalita’; altrimenti al rischio emergenza sanitaria si aggiungera’ la certezza della tragedia economica”. Oltre alle previste mascherine, Federcuochi ha inviato molte proposte per poter riprendere le attivita’ in totale sicurezza che pero’ sono rimaste inascoltate. E questo dai moduli in plexiglass sui tavoli alle cloche in carta riciclabile per i piatti in arrivo dalle cucine, dall’ingresso con autodichiarazione per familiari e conviventi alle custodie biodegradabili per tovaglioli, posate e pane dei vari coperti. (ANSA). Y49-DR 27-APR-20 16:55 NNNN
 
ADNKRONOS 1 – CORONAVIRUS: FEDERCUOCHI, RIAPERTURA AL 1° GIUGNO SIGNIFICA MORTE RISTORAZIONE = 
Roma, 27 apr. (Adnkronos/Labitalia) – “Rinviare la riapertura al 1° giugno significa morte della ristorazione”. Così la FEDERCUOCHI commenta le nuove date stabilite dal governo per la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. “Rimandare ancora – spiega – la ripartenza del settore, già agonizzante dopo mesi di mancati incassi, vuol dire dare il colpo di grazia ad un comparto enorme, fatto di migliaia di piccole e grandi imprese che danno lavoro a centinaia di migliaia di addetti e che producono un indotto miliardario per tutto il Paese. Deve essere chiaro questo concetto. C’è la responsabilità di un fermo che oggi il sistema produttivo non riesce più a sostenere”. “Cosa si aspetta – si chiede FEDERCUOCHI – per far ripartire il settore, che le nostre aziende vengano prima comprate all’incanto da altre società estere? La nostra ristorazione ha ancora un valore, ma ogni giorno di fermo la rende sempre più debole e la svaluta sempre più. Riceviamo ogni giorno il grido d’aiuto dei nostri associati, tra loro ci sono famiglie intere impegnate nei ristoranti o nei catering rimaste senza lavoro e senza soldi, 400mila lavoratori stagionali sono restati a casa senza alcuna prospettiva di guadagno per l’anno in corso”. “Gli affitti – ricorda – continuano ad essere pretesi dai proprietari dei locali, le tasse finora sospese a breve verranno comunque pretese dallo Stato mentre nessuna certezza ci è stata fornita per il futuro: è stata concessa la cassa integrazione ma i fondi non sono ancora arrivati, così come i tanto promessi aiuti economici alle imprese”. (segue) (Dks/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 27-APR-20 17:16 NNNN
 
ADNKRONOS 2 – CORONAVIRUS: FEDERCUOCHI, RIAPERTURA AL 1° GIUGNO SIGNIFICA MORTE RISTORAZIONE (2) = 
(Adnkronos/Labitalia) – “Oltre alle previste mascherine – prosegue FEDERCUOCHI – abbiamo inviato molte proposte per la ripresa delle attività di ristorazione in totale sicurezza dai moduli in plexiglass sui tavoli alle cloche in carta riciclabile per i piatti in arrivo dalle cucine, dall’ingresso con autodichiarazione per familiari e conviventi alle custodie biodegradabili per tovaglioli, posate e pane dei vari coperti. Malgrado ciò siamo rimasti inascoltati”. “Chiediamo che venga imposta – precisa – la sospensione o almeno la riduzione degli affitti per i mesi di inattività, così come il rinvio e la riduzione dei versamenti delle imposte, di trovare insieme e presto le soluzioni più efficaci per non far collassare ristorazione e ospitalità. Altrimenti al rischio emergenza sanitaria si aggiungerà la certezza della tragedia economica”. (Dks/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 27-APR-20 17:16 NNNN
 
AGI – Fase 2: Federcuochi, riavvio 1 giugno colpo grazia a ristoranti = 
(AGI) – Roma, 27 apr. – “Rinviare la riapertura al 1 giugno significa morte della ristorazione”. Cosi’ la Federcuochi commenta le nuove date stabilite dal governo per la Fase 2 dell’emergenza coronavirus. “Rimandare ancora la ripartenza del settore, gia’ agonizzante dopo mesi di mancati incassi, vuol dire dare il colpo di grazia ad un comparto enorme, fatto di migliaia di piccole e grandi imprese che danno lavoro a centinaia di migliaia di addetti e che producono un indotto miliardario per tutto il Paese. Deve essere chiaro questo concetto. C’e’ la responsabilita’ di un fermo che oggi il sistema produttivo non riesce piu’ a sostenere”. Federcuochi si chiede cosa si aspetti ancora per far ripartire il settore: “Che le nostre aziende vengano prima comprate all’incanto da altre societa’ estere? La nostra ristorazione ha ancora un valore, ma ogni giorno di fermo la rende sempre piu’ debole e la svaluta sempre piu’. Riceviamo ogni giorno il grido d’aiuto dei nostri associati, tra loro ci sono famiglie intere impegnate nei ristoranti o nei catering rimaste senza lavoro e senza soldi, 400mila lavoratori stagionali sono restati a casa senza alcuna prospettiva di guadagno per l’anno in corso. Gli affitti continuano ad essere pretesi dai proprietari dei locali, le tasse finora sospese a breve verranno comunque pretese dallo Stato mentre nessuna certezza ci e’ stata fornita per il futuro: e’ stata concessa la cassa integrazione ma i fondi non sono ancora arrivati, cosi’ come i tanto promessi aiuti economici alle imprese”. Viene anche rilevato che oltre alle previste mascherine, “abbiamo inviato molte proposte per la ripresa delle attivita’ di ristorazione in totale sicurezza – prosegue Federcuochi – dai moduli in plexiglass sui tavoli alle cloche in carta riciclabile per i piatti in arrivo dalle cucine, dall’ingresso con autodichiarazione per familiari e conviventi alle custodie biodegradabili per tovaglioli, posate e pane dei vari coperti. Malgrado cio’ siamo rimasti inascoltati. Chiediamo che venga imposta la sospensione o almeno la riduzione degli affitti per i mesi di inattivita’, cosi’ come il rinvio e la riduzione dei versamenti delle imposte, di trovare insieme e presto le soluzioni piu’ efficaci per non far collassare ristorazione e ospitalita’. Altrimenti, al rischio emergenza sanitaria si aggiungera’ la certezza della tragedia economica”. (AGI)Vic
 
ASKANEWS – Coronavirus, Federcuochi: riapertura 1 giugno è morte ristorazione Rimandare ancora dà colpo di grazia a settore 
Roma, 27 apr. (askanews) – “Rinviare la riapertura al primo giugno significa morte della ristorazione”. Così la Federcuochi commenta le nuove date stabilite dal governo per la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. “Rimandare ancora la ripartenza del settore, già agonizzante dopo mesi di mancati incassi, vuol dire dare il colpo di grazia ad un comparto enorme, fatto di migliaia di piccole e grandi imprese che danno lavoro a centinaia di migliaia di addetti e che producono un indotto miliardario per tutto il Paese. Deve essere chiaro questo concetto. C’è la responsabilità di un fermo che oggi il sistema produttivo non riesce più a sostenere. Cosa si aspetta per far ripartire il settore, che le nostre aziende vengano prima comprate all’incanto da altre società estere? La nostra ristorazione ha ancora un valore, ma ogni giorno di fermo la rende sempre più debole e la svaluta sempre più. Riceviamo ogni giorno il grido d’aiuto dei nostri associati, tra loro ci sono famiglie intere impegnate nei ristoranti o nei catering rimaste senza lavoro e senza soldi, 400mila lavoratori stagionali sono restati a casa senza alcuna prospettiva di guadagno per l’anno in corso. Gli affitti continuano ad essere pretesi dai proprietari dei locali, le tasse finora sospese a breve verranno comunque pretese dallo Stato mentre nessuna certezza ci è stata fornita per il futuro: è stata concessa la cassa integrazione ma i fondi non sono ancora arrivati, così come i tanto promessi aiuti economici alle imprese. Oltre alle previste mascherine, abbiamo inviato molte proposte per la ripresa delle attività di ristorazione in totale sicurezza – prosegue Federcuochi – dai moduli in plexiglass sui tavoli alle cloche in carta riciclabile per i piatti in arrivo dalle cucine, dall’ingresso con autodichiarazione per familiari e conviventi alle custodie biodegradabili per tovaglioli, posate e pane dei vari coperti. Malgrado ciò siamo rimasti inascoltati. Chiediamo che venga imposta la sospensione o almeno la riduzione degli affitti per i mesi di inattività, così come il rinvio e la riduzione dei versamenti delle imposte, di trovare insieme e presto le soluzioni più efficaci per non far collassare ristorazione e ospitalità. Altrimenti – conclude Federcuochi – al rischio emergenza sanitaria si aggiungerà la certezza della tragedia economica”. Ssa 20200427T161742Z
 
AGENZIA NOVA – Fase 2: Federcuochi, già 400 mila stagionali a casa, ristorazione è in agonia per chiusura
Roma, 27 apr 18:36 – (Agenzia Nova) – Per la Federazione italiana cuochi (Fic) l’apertura al primo giugno di bar e ristoranti “significa morte della ristorazione”. In una nota la Federcuochi spiega che “rimandare ancora la ripartenza del settore, già agonizzante dopo mesi di mancati incassi, vuol dire dare il colpo di grazia ad un comparto enorme, fatto di migliaia di piccole e grandi imprese che danno lavoro a centinaia di migliaia di addetti e che producono un indotto miliardario per tutto il paese”. La Federazione sottolinea, tra le altre cose, che “la nostra ristorazione ha ancora un valore, ma ogni giorno di fermo la rende sempre più debole e la svaluta sempre più. Riceviamo ogni giorno il grido d’aiuto dei nostri associati, tra loro ci sono famiglie intere impegnate nei ristoranti o nei catering rimaste senza lavoro e senza soldi, 400 mila lavoratori stagionali sono restati a casa senza alcuna prospettiva di guadagno per l’anno in corso”. Pertanto la richiesta è “che venga imposta la sospensione o almeno la riduzione degli affitti per i mesi di inattività, così come il rinvio e la riduzione dei versamenti delle imposte, di trovare insieme e presto le soluzioni più efficaci per non far collassare ristorazione e ospitalità. Altrimenti – conclude la nota – al rischio emergenza sanitaria si aggiungerà la certezza della tragedia economica”.
(Com) © Agenzia Nova – Riproduzione riservata

 
 
 
 
AGENZIA NOVA (edizione online) – https://www.agenzianova.com/a/5ea77f685df4e0.10810143/2912959/2020-04-27/fase-2-federcuochi-gia-400-mila-stagionali-a-casa-ristorazione-e-in-agonia-per-chiusura

 
 
 
 
 
ALTRI LINK:
 

//flipboard.com/@flipboarditalia/economia—le-notizie-principali-pm3cpsi9z/coronavirus-federcuochi-riapertura-1-giugno-morte-ristorazione/a-NtBw8o37R5qPG0FmBZsDXw%3Aa%3A37092872-33819d201b%2Faskanews.it“>https://flipboard.com/@flipboarditalia/economia—le-notizie-principali-pm3cpsi9z/coronavirus-federcuochi-riapertura-1-giugno-morte-ristorazione/a-NtBw8o37R5qPG0FmBZsDXw%3Aa%3A37092872-33819d201b%2Faskanews.it

https://www.msn.com/it-it/money/storie-principali/coronavirus-confcommercio-«con-la-fase-2-danni-gravissimi-a-imprese-e-lavoro»/ar-BB13gDgz

https://www.ilnordestquotidiano.it/2020/04/27/fase-2-sollevazione-unanime-delle-categorie-economiche-contro-il-rinvio-delle-aperture/

condividi il post

Ultime News