A Hospitality 2020 spazio anche al sociale. Debutta il primo “Emergency Food Contest” italiano

Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza: dopo 43 edizioni, Expo Riva Hotel si rinnova e si presenta con un nuovo nome e una nuova immagine che sintetizza l’esperienza di una manifestazione di lunga tradizione, proiettata al futuro e attenta alle esigenze emergenti delle aziende e dei professionisti del settore.

Nel quartiere fieristico di Riva del Garda, dal 2 al 5 febbraio 2020 la fiera è pronta per ospitare la prima competizione nazionale di Cucina in Emergenza, un appuntamento di grande rilievo sotto il profilo sociale.

Emergency Food Contest è un progetto del Dipartimento Solidarietà Emergenze di FIC-Federazione Italiana Cuochi, in collaborazione con la Protezione Civile, perfettamente in linea con il nostro salone e la filosofia della fiera, che abbiamo accolto con entusiasmo perché ci permette di dare visibilità al lavoro di professionisti  in grado di creare ottimi piatti nel pieno rispetto delle procedure e delle norme igienico sanitarie, anche in situazioni di emergenza e in scenari particolarmente difficili”, spiega Carla Costa, Responsabile Area Fiere di Riva del Garda Fierecongressi.

Ad Hospitality, “Emergency Food Contest” vedrà ogni giorno quattro squadre impegnarsi nella preparazione di 200 pasti utilizzando ingredienti segreti che metteranno alla prova le competenze di Cuochi del Dipartimento Solidarietà di FIC provenienti da tutta Italia. I pasti pronti verranno messi in vendite mentre le eccedenze, grazie al progetto “Food for Good” saranno donate al Banco Alimentare.

Con questo contest vogliamo promuovere la ristorazione collettiva di emergenza e realizzare un approccio sistemico in armonia con le altre componenti coinvolte nelle grandi emergenze – commenta Marcello Sanna, Vice Presidente del Dipartimento Solidarietà Emergenze di FIC-Federazione Italiana Cuochi. – Intervenire e coordinare operazioni in situazioni di emergenza ed eventi critici dando il proprio contributo umano e tecnico-professionale è molto importante e stimolante. Senza dimenticare che impiegare personale altamente formato nelle arti culinarie e gastronomiche per favorire la cultura del volontariato attraverso la propria attività ha un valore sociale notevole e rappresenta una vera e propria sfida per il bene comune”.

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