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L’Arte della Pizza Napoletana proclamata patrimonio dell’UNESCO

L’arte dei pizzaioli napoletani è finalmente riconosciuta come patrimonio culturale dell’umanità dall’UNESCO. Tale processo, iniziato nel marzo 2010, era già stato presentato dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco nel 2015; ma è solo il 4 marzo del 2016 che il Consiglio Direttivo della Commissione, riunitosi a Roma, ha deliberato all’unanimità di ricandidare per il 2017 “L’arte tradizionale dei pizzaiuoli napoletani” nella lista dei patrimoni immateriali dell’umanità.

Alfonso Pecoraro Scanio, ai fini del sostegno della candidatura italiana verso la vittoria finale, ha promosso la petizione mondiale #pizzaUnesco, che ha raggiunto oltre 2 milioni di firme a livello mondiale.  Secondo Pecoraro Scanio, «il riconoscimento dell’Arte del pizzaiuolo napoletano nella prestigiosa Lista del Patrimonio immateriale dell’Unesco è la riaffermazione di una tradizione storica che rappresenta, da secoli, un vero elemento d’unione culturale. Un patrimonio di conoscenze artigianali uniche tramandate di padre in figlio, elemento identitario della cultura e del popolo partenopeo e, più in generale, italiano,  in stretta continuità con la tradizione».

La petizione è stata lanciata nel 2014 sulla piattaforma on-line Change.org e da allora ha raccolto il sostegno di oltre 600 ambassadors tra cui anche la Federazione Italiana Cuochi, che ha presentato la sua adesione al Congresso Nazionale di Firenze nel 2015. Da menzionare anche il prezioso contributo dato dalla Coldiretti e da varie altre associazioni, tra cui: Associazione Verace Pizza Napoletana, Rossopomodoro, Mulino Caputo, Napoli Pizza Village, Eccellenze Campane, CNA, UNAPROL, Fondazione Campagna Amica con la sua rete dei Mercati, l’associazione dei cuochi Euro-Toques, Confesercenti, La Fiammante, CIAO, Fratelli la Bufala.

 

Comunicato stampa del 7/12/2017

UNESCO: FEDERCUOCHI PIZZAIOLI PATRIMONIO UMANITA’ RICONOSCIMENTO A SAPERE ANTICO

“L’impegno dell’Italia per la protezione del patrimonio culturale non si limita alla tutela dei beni culturali, ma riguarda anche gli elementi più rappresentativi della tradizione del nostro Paese,  espressione del genio e della creatività italiana”. La Federazione Italiana Cuochi in prima linea per la raccolta firme insieme ad Alfonso Pecoraro Scanio per fare riconoscente la Piazza Patrimonio UNESCO , commenta l’importante riconoscimento tributato dall’Unesco all’arte dei pizzaioli napoletani, tecnica tramandata di generazione in generazione, che entra, da oggi, a far parte della lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. ”2 milioni di firme raccolte per la petizione #pizzaUnesco e hanno contribuito, così, a questa grande vittoria. L’Unesco ha riconosciuto la dimensione culturale e sociale di questo sapere antico – afferma Rocco Pozzulo Presidente FederCuochi – che ha regalato al mondo non solo uno degli alimenti più sani e completi, ma anche un cibo che unisce, al di là di ogni differenza sociale, economica e culturale e, soprattutto, una parola della lingua italiana che, senza bisogno di essere tradotta, riesce a trasmettere emozioni immediate”. La Pizza uno dei piatti più imitati e maltrattati al mondo con tante false ricette afferma Alessandro Circiello la pizza e’ tra gli  elementi del marchio Italia. “Qualità, identità, territorio, biodiversità, cultura, sostenibilità, tratti distintivi dell’arte del pizzaiolo napoletano, sono le parole chiave dell’eccellenza italiana nel mondo e della professionalità di un settore che porta in alto il nome dell’Italia all’estero”.

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