UCI e Federazione Italiana Cuochi insieme per valorizzare il comparto agroalimentare, la gastronomia e i servizi ai professionisti.
Roma, 23 ottobre 2025 – È stato firmato ieri a Roma il protocollo d’intesa tra l’Unione Coltivatori Italiani (UCI) e la Federazione Italiana Cuochi (FIC), con l’obiettivo di creare nuove forme di collaborazione e rapporti tra il mondo della produzione agricola e quello della ristorazione professionale.
L’accordo punta a rafforzare il legame tra produttori agroalimentari e cuochi, promuovendo filiere corte, qualità delle materie prime, sostenibilità e valorizzazione delle eccellenze agroalimentari italiane. Il comune orizzonte porterà a sviluppare una rete di prodotti, conoscenze e servizi che mettano al centro le persone: sia nel lavoro, valorizzando competenze e professionalità, sia nel consumo, promuovendo scelte consapevoli e responsabili.
“Con questo accordo – ha dichiarato Mario Serpillo, Presidente nazionale UCI – combiniamo due mondi da sempre complementari per sostenere una parte importante dell’economia reale del Paese, quella consapevole che un’agricoltura territoriale, sostenibile e di qualità è oggi sempre più legata alla trasformazione artigianale e alla promozione gastronomica dei professionisti della cucina.”
Grazie alla rete dei propri enti collaterali – ENAC, CAF UCI e UCI Imprese – l’UCI potrà rendere disponibili alle associazioni territoriali FIC e cuochi associati, servizi agevolati di consulenza fiscale, legale e di assistenza nelle pratiche del lavoro, oltre all’eventuale supporto tecnico per attività imprenditoriali.
“La collaborazione – hanno sottolineato Giuseppe Ferraro (Responsabile del Dipartimento Lavoro FIC) e Salvatore Bruno (Segretario Nazionale FIC), è pensata anche per offrire percorsi e strumenti concreti di tutela e accompagnamento professionale a beneficio delle categorie del comparto.”
“Grazie alla sinergia con UCI – ha aggiunto Rocco Cristiano Pozzolo, Presidente FIC – i nostri associati potranno contare su nuovi strumenti concreti di tutela e assistenza, oltre che su una collaborazione che valorizza quello più volte ribadito: il legame strettissimo tra territorio e tavola, tradizione e innovazione.”
Il protocollo siglato, rinnovabile annualmente, favorirà inoltre iniziative comuni di formazione, promozione e comunicazione per valorizzare il patrimonio agroalimentare e gastronomico nazionale.




