ANSA
Alimentazione: Lega, far rispettare le norme sui nomi dei prodotti Centinaio presenta un’interrogazione parlamentare
(ANSA) – ROMA, 18 APR – “Ho presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo di far rispettare le leggi sui nomi dei prodotti alimentari. Per tutelare i consumatori, bisogna prima di tutto informarli in modo corretto. Quindi non si può far passare un tipo di prodotto per un altro, usandone il nome in maniera scorretta. La carne è carne, il latte è latte ed entrambi vengono dalla zootecnia, non da vegetali o da laboratori”. Lo ha annunciato il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (Lega), intervenendo all’Assemblea nazionale della Federazione Italiana Cuochi. “In questo periodo si moltiplicano in Europa gli attacchi al ‘made in’, cioè ai prodotti agroalimentari di qualità italiani e anche di altri Paesi”, prosegue Centinaio. “Per questo, condivido le iniziative del governo per impedire nel nostro Paese la produzione e la commercializzazione della carne coltivata e per evidenziare nelle etichette l’eventuale presenza di farina di grillo o di altri insetti. Ma prima di tutto, sarebbe opportuno intensificare i controlli sul rispetto delle norme nazionali ed europee già esistenti, che impongono la massima trasparenza e correttezza delle informazioni che riguardano le caratteristiche degli alimenti. Per fare un esempio, la parola ‘hamburger’ non può essere utilizzata per qualsiasi cosa, ma solo per prodotti realizzati con la carne”. “Se usiamo il giusto nome per ogni cosa, chi va al supermercato sa cosa compra e non rischia di ritrovarsi nel carrello una cosa pensando di averne acquistata un’altra”, conclude il responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega. (ANSA). DEZ 2023-04-18 16:06 S0A QBXB POL
AGENZIA NOVA
Agroalimentare: Lollobrigida ad assemblea Federcuochi, “Stati Uniti non ci possono insegnare a mangiare”
Roma, 18 apr – (Nova) – Vi dicono che noi italiani mangiamo male. Studi statunitensi hanno detto che voi sbagliate tutto. Ma, scusa, io sono un fiero alleato degli Stati Uniti, ci hanno portato la liberta’, ci hanno difeso, eccetera. Benissimo. Una cosa non ci possono insegnare: a mangiare. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranita’ alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, rispondendo al portavoce Fic Alessandro Circiello, in occasione dell’Assemblea nazionale della Federazione italiana cuochi in corso a Roma. “Non lo dico io, lo dicono le statistiche. Le statistiche dicono che negli Stati Uniti il sovrappeso e’ al 77 per cento della popolazione, l’obesita’ e’ tre volte quella che c’e’ in Europa e non so quante volte quella che c’e’ in Italia. E c’e’ una cosa ancora piu’ grave – ha sottolineato il ministro – che e’ il rischio maggiore della standardizzazione del cibo, la cosa piu’ drammatica e’ la divisione sociale che si va a creare. E non ho citato gli Stati Uniti a caso. Ripeto, fiero alleato, grandi amici, ma negli Stati Uniti la divisione sociale gia’ c’e’: tra chi mangia bene perche’ se lo puo’ permettere e chi mangia male perche’ gli viene dato cibo standardizzato, cibo spazzatura, senza un’educazione alimentare ma con un indirizzo che serve solo alle grandi multinazionali a far crescere i loro profitti. L’Italia e’ questa, siamo noi, sono i nostri ragazzi nelle scuole, siamo quelli che vanno ancora di piu’ educati alla qualita’ del cibo, a loro tutela”. Lollobrigida ha poi aggiunto che “noi dobbiamo porci il problema di quello che sta accadendo, la crescita demografica del pianeta”, precisando che il suo obiettivo e’ che “si garantisca alla popolazione del mondo, cibo per tutti di qualita’, non cibo per tutti cancellando la qualita'”. (Rin) NNNN
AGENZIA DIRE
FEDERCUOCHI. LOLLOBRIGIDA: STATI UNITI NON CI POSSONO INSEGNARE A MANGIARE (DIRE)
Roma, 18 apr. – “Vi dicono che noi italiani mangiamo male. Studi statunitensi hanno detto che voi sbagliate tutto. Ma, scusa, io sono un fiero alleato degli Stati Uniti, ci hanno portato la libertà, ci hanno difeso, eccetera. Benissimo. Una cosa non ci possono insegnare: a mangiare. Non lo dico io, lo dicono le statistiche. Le statistiche dicono che negli Stati Uniti il sovrappeso è al 77% della popolazione, l’obesità è tre volte quella che c’è in Europa e non so quante volte quella che c’è in Italia. E c’è una cosa ancora più grave, che è il rischio maggiore della standardizzazione del cibo, la cosa più drammatica è la divisione sociale che si va a creare. E non ho citato gli Stati Uniti a caso. Ripeto, fiero alleato, grandi amici, ma negli Stati Uniti la divisione sociale già c’è: tra chi mangia bene perché se lo può permettere e chi mangia male perché gli viene dato cibo standardizzato, cibo spazzatura, senza un’educazione alimentare ma con un indirizzo che serve solo alle grandi multinazionali a far crescere i loro profitti. L’Italia è questa, siamo noi, sono i nostri ragazzi nelle scuole, siamo quelli che vanno ancora di più educati alla qualità del cibo, a loro tutela”. Lo ha detto il Ministro Francesco Lollobrigida, rispondendo al portavoce FIC Alessandro Circiello in occasione dell’Assemblea nazionale della Federazione Italiana Cuochi in corso a Roma. Lollobrigida ha poi aggiunto che “noi dobbiamo porci il problema di quello che sta accadendo, la crescita demografica del pianeta”, precisando che il suo obiettivo è che “si garantisca alla popolazione del mondo, cibo per tutti di qualità, non cibo per tutti cancellando la qualità”. (Com/Vid/ Dire) 15:14 18-04-23 NNNN
9COLONNE
ALIMENTAZIONE, CENTINAIO (LEGA): FAR RISPETTARE NORME SU NOMI PRODOTTI
(9Colonne) Roma, 18 apr – “Ho presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo di far rispettare le leggi sui nomi dei prodotti alimentari. Per tutelare i consumatori, bisogna prima di tutto informarli in modo corretto. Quindi non si può far passare un tipo di prodotto per un altro, usandone il nome in maniera scorretta. La carne è carne, il latte è latte ed entrambi vengono dalla zootecnia, non da vegetali o da laboratori”. Lo ha annunciato il vicepresidente del Senato Gian Marco CENTINAIO (Lega), intervenendo all’Assemblea nazionale della Federazione Italiana Cuochi. “In questo periodo si moltiplicano in Europa gli attacchi al ‘made in’, cioè ai prodotti agroalimentari di qualità italiani e anche di altri Paesi”, prosegue CENTINAIO. “Per questo, condivido le iniziative del governo per impedire nel nostro Paese la produzione e la commercializzazione della carne coltivata e per evidenziare nelle etichette l’eventuale presenza di farina di grillo o di altri insetti. Ma prima di tutto, sarebbe opportuno intensificare i controlli sul rispetto delle norme nazionali ed europee già esistenti, che impongono la massima trasparenza e correttezza delle informazioni che riguardano le caratteristiche degli alimenti. Per fare un esempio, la parola ‘hamburger’ non può essere utilizzata per qualsiasi cosa, ma solo per prodotti realizzati con la carne”. “Se usiamo il giusto nome per ogni cosa, chi va al supermercato sa cosa compra e non rischia di ritrovarsi nel carrello una cosa pensando di averne acquistata un’altra”, conclude il responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega. (red – deg) 181612 APR 23
DIRE
CENTINAIO (LEGA): FAR RISPETTARE NORME SU NOMI PRODOTTI
(DIRE) Roma, 18 apr. – “Ho presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo di far rispettare le leggi sui nomi dei prodotti alimentari. Per tutelare i consumatori, bisogna prima di tutto informarli in modo corretto. Quindi non si può far passare un tipo di prodotto per un altro, usandone il nome in maniera scorretta. La carne è carne, il latte è latte ed entrambi vengono dalla zootecnia, non da vegetali o da laboratori”. Lo ha annunciato il vicepresidente del Senato Gian Marco CENTINAIO (Lega), intervenendo all’Assemblea nazionale della Federazione Italiana Cuochi. “In questo periodo si moltiplicano in Europa gli attacchi al ‘made in’, cioè ai prodotti agroalimentari di qualità italiani e anche di altri Paesi”, prosegue CENTINAIO. “Per questo, condivido le iniziative del governo per impedire nel nostro Paese la produzione e la commercializzazione della carne coltivata e per evidenziare nelle etichette l’eventuale presenza di farina di grillo o di altri insetti. Ma prima di tutto, sarebbe opportuno intensificare i controlli sul rispetto delle norme nazionali ed europee già esistenti, che impongono la massima trasparenza e correttezza delle informazioni che riguardano le caratteristiche degli alimenti. Per fare un esempio, la parola ‘hamburger’ non può essere utilizzata per qualsiasi cosa, ma solo per prodotti realizzati con la carne”. “Se usiamo il giusto nome per ogni cosa, chi va al supermercato sa cosa compra e non rischia di ritrovarsi nel carrello una cosa pensando di averne acquistata un’altra”, conclude il responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega. (Com/Pol/ Dire) 16:05 18-04-23 NNNN
AGENZIA NOVA
Agroalimentare: Centinaio (Lega), in cucina ambasciatori, non schiavi
Roma, 18 apr – (Nova) – Sono convinto che quando parli di ambasciatori non devi parlare di schiavi, in cucina non ci devono essere gli schiavi, perche’ nel momento in cui lavori 18 ore al giorno puo’ essere il lavoro piu’ bello del mondo, ti puo’ piacere, puo’ essere una missione ma poi diventa che annienti la tua vita e quindi trovare giovani o eredi o persone che vogliano portare avanti la nostra tradizione e possano portare avanti questa tipologia di lavoro diventa sempre piu’ difficile. E quindi condivido le osservazioni fatte. Lo ha detto il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, durante l’Assemblea nazionale della Federazione Italiana Cuochi in corso a Roma, rispondendo alla proposta del presidente Fic Rocco Pozzulo di consentire il doppio turno con due diverse brigate di lavoro in cucina. “Prima di venire qua ero a un convegno assieme al sottosegretario Durigon e mi ha detto ‘Porta anche i miei saluti’. Io oltre a portare i saluti di Durigon mi prendo un impegno, costruire un incontro con il sottosegretario Durigon, in modo da poter portare la vostra commissione al lavoro al Ministero del Lavoro e capire insieme che percorso si puo’ fare, perche’ alla fine e’ giusto valorizzare, non possiamo sempre dire ‘Bravi, bravi, bravi’ e poi quando c’e’ bisogno voltare la faccia dall’altra parte. Questo e’ un governo che vuole cambiare le cose e se vogliamo cambiare le cose le dobbiamo fare oggi, le dobbiamo fare adesso, non e’ domani, non sara’ domani, lo dobbiamo fare adesso. Quindi l’impegno che mi prendo e’ costruire un momento di confronto istituzionale con il vostro gruppo di lavoro e il ministro competente”, ha aggiunto Centinaio. (Rin) NNNN
AGENZIA GEA 1
Alimentare, Centinaio (Lega): Far rispettare norme su nomi prodotti Roma, 18 apr (GEA) – “Ho presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo di far rispettare le leggi sui nomi dei prodotti alimentari. Per tutelare i consumatori, bisogna prima di tutto informarli in modo corretto. Quindi non si può far passare un tipo di prodotto per un altro, usandone il nome in maniera scorretta. La carne è carne, il latte è latte ed entrambi vengono dalla zootecnia, non da vegetali o da laboratori”. Lo ha annunciato il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (Lega), intervenendo all’Assemblea nazionale della Federazione Italiana Cuochi. “In questo periodo si moltiplicano in Europa gli attacchi al ‘made in’, cioè ai prodotti agroalimentari di qualità italiani e anche di altri Paesi”, prosegue Centinaio. (segue) VLN POL 18 APR 2023
AGENZIA GEA 2
Alimentare, Centinaio (Lega): Far rispettare norme su nomi prodotti-2-
Roma, 18 apr (GEA) – “Per questo, condivido le iniziative del governo per impedire nel nostro Paese la produzione e la commercializzazione della carne coltivata e per evidenziare nelle etichette l’eventuale presenza di farina di grillo o di altri insetti. Ma prima di tutto, sarebbe opportuno intensificare i controlli sul rispetto delle norme nazionali ed europee già esistenti, che impongono la massima trasparenza e correttezza delle informazioni che riguardano le caratteristiche degli alimenti. Per fare un esempio, la parola ‘hamburger’ non può essere utilizzata per qualsiasi cosa, ma solo per prodotti realizzati con la carne”. “Se usiamo il giusto nome per ogni cosa, chi va al supermercato sa cosa compra e non rischia di ritrovarsi nel carrello una cosa pensando di averne acquistata un’altra”, conclude il responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega. VLN POL 18 APR 2023