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Eco e riscontri per la “Festa Nazionale del Cuoco”

A Soverato e Catanzaro all’insegna della promozione del pesce azzurro costiero con MIPAAF e FEAMP

Conclusa la “Festa Nazionale del Cuoco”, manifestazione curata da Federcuochi e dall’Unione Regionale Cuochi Calabrese, che ha avuto straordinaria eco a livello nazionale. I cuochi italiani con il sostegno del Mipaaf e del Programma Operativo Feamp hanno dato vita, nelle località calabresi di Soverato e Catanzaro, ad un’intensa due giorni d’iniziative di promozione della gastronomia territoriale che mettevano a tema l’impiego nell’alta cucina del pesce povero delle nostre coste.

Dopo il corteo d’apertura nel capoluogo calabrese, il pomeriggio del 12 ottobre, con l’affiancamento dell’IPSSEOA di Soverato, le berrette bianche hanno dato vita nella cittadina costiera ad una grande degustazione pubblica di finger food a base di pesce azzurro; sui buffet allestiti nel corso centrale della “Perla dello Ionio” più di 6000 assaggi a base di acciughe, tombarello e ricciola.  

Il pesce della piccola pesca costiera, in abbinamento ai prodotti agroalimentari DOP e DOC Calabresi è stato poi protagonista del gala dinner tenutosi nella suggestiva struttura della Baia dell’Est sull’insenatura di Caminia a Copanello. Partecipanti, ospiti e autorità hanno potuto gustare un menù con raffinate elaborazioni a tema che, coniugando i prodotti agroalimentari tipici calabresi alla tradizione marinara, hanno offerto un saggio esemplare di ristorazione attenta al gusto ma anche alla sostenibilità del pescato locale e delle attività della piccola pesca costiera. Fra i piatti del menù proposti e spiegati dagli chef: uno starter con alici marinate in osmosi di Rapa Rossa, il primo piatto a base di cavatelli con colatura d’alice e broccolo nero, il rotolino di pesce sciabola su crema di patate silane e funghi porcini calabresi.

All’insegna delle trasformazioni creative del pesce povero, anche i cooking show dei grandi chef FIC che il giorno successivo 13 ottobre hanno animato il teatro Politeama di Catanzaro alla presenza di oltre 500 fra operatori, autorità, giornalisti e allievi degli istituti alberghieri. Gli chef Lorenzo Alessio (Team Coach dell’Italian Accademy – Bocuse d’Or), Gianluca Tomasi (General Manager della Nazionale Italiana Cuochi), Michele Rizzo (Chef Ristorante Agorà) si sono cimentati con ingredienti come la palamita, lo sgombro e il lanzardo. Personalissime elaborazioni per dimostrare, sotto le insegne del MIPAAF e del FEAMP, che il pesce azzurro può essere protagonista sia nelle cucine stellate che come ingrediente principe di una vera sostenibilità a tavola.

Gli interventi, accompagnati dai commenti di giornalisti, opinion leader del settore e istituzioni, si sono conclusi con il convegno/talk show dal titolo: “I modelli locali di gastronomia come risorse territoriali del cibo, dell’accoglienza e della ristorazione Post Covid” moderato dal giornalista Antonio Iacona. Dopo il saluto alla platea e ai Cuochi del neo Governatore della Regione Calabria On. Roberto Occhiuto, sono stati numerosi i contributi e le presenze che insieme ai dirigenti FIC hanno animato il convegno, fra cui i Dipartimenti Regionali dell’Agricoltura e della Pesca di Basilicata e Calabria, il Flag Ionio 2 o la CNA Agroalimentare, per mettere a fuoco i nuovi scenari della ristorazione dopo la crisi pandemica e ridisegnare un’offerta ristorativa legata alle tipicità locali e al recupero d’esperienze e risorse territoriali, come quelle appunto della pesca artigianale della costa ionica.

 

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