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Intervista a Luca Venturelli presidente dell’Associazione Cuochi Bresciani

Il 12 e 13 ottobre si celebra la Festa del Cuoco a Brescia, ne parliamo con Luca Venturelli, Presidente dell’Associazione Cuochi Bresciani

Per la prima volta a Brescia, il 12 e 13 ottobre torna la Festa del Cuoco per celebrare l’intera categoria con l’atteso raduno annuale. L’evento si svolgerà nei luoghi più suggestivi del centro storico della città, dal Complesso Museale di Santa Giulia all’area archeologica del Capitolium e alla centralissima Piazza della Vittoria.

Durante la pandemia le città di Brescia e Bergamo sono state duramente colpite e messe in ginocchio dal letale virus, per questo la scelta è ricaduta sulla città di Brescia nella Regione Lombardia per il tradizionale raduno, oltre al fatto che sia Brescia che Bergamo saranno le prossime “Capitali Italiane della Cultura” 2023.

La Festa del Cuoco è un momento d’incontro per la categoria, un momento di formazione per i giovani allievi degli Istituti Alberghieri, ma anche una vetrina della cultura enogastronomica nazionale e territoriale che presenterà i cuochi come attori responsabili e ambasciatori di valori culturali imprescindibili in cucina, come la sicurezza alimentare, la salute dei clienti, la prevenzione agli sprechi alimentari e della sostenibilità, coniugata a modelli di ristorazione locale e il problema del difficile accesso al vino.

Abbiamo intervistato Luca Venturelli, oggi presidente dell’Associazione Cuochi Bresciani, presente in FIC dal 1988.

  1. Ciao Luca, si sta avvicinando La Festa del Cuoco che quest’anno si terrà nella tua regione, A Brescia nello specifico; cosa significa questo per voi, perché la Festa del Cuoco continua ad avere questa valenza nel corpo della Federazione?

Si, il 12 e 13 ottobre si terrà la Festa del Cuoco nella città di Brescia; siamo riusciti ad accaparrarci la vittoria sulla città di Venezia che era in combutta con noi. Questo è stato un grande stimolo per noi, che non poco abbiamo faticato a mettere in piedi la manifestazione, ma anche grande orgoglio, perché avercela fatta significa per noi essere ripartiti dopo tutto il periodo buio che abbiamo vissuto. Dimostreremo che la Lombardia ed i bresciani sanno fare le cose in grande e per bene.

  1. State organizzando qualcosa di particolare per la prossima festa? Cosa ci sarà in programma?

La Festa del Cuoco ha una grande valenza per noi cuochi, non solo perché è un momento di incontro, in cui riconoscersi tutti e finalmente riabbracciarsi, in parte l’avevamo già fatto durante i Campionati della Cucina Italiana 2022, ma stavolta sarà ancora diverso. È sempre bellissimo vedere centinaia di toque riunite nella stessa città e far conoscere a chi non è del luogo le bellezze nascoste delle nostre città. Quindi umanità, arte, cultura, gastronomia, questo e tante altre cose sono rinchiuse tutte in questa fantastica festa. Senza dimenticare poi la ricorrenza del Santo Patrono dei cuochi San Francesco Caracciolo.

Abbiamo deciso di fare la festa a Brescia per anticipare le manifestazioni e i festeggiamenti che ci saranno a breve per la designazione di Brescia e Bergamo come “Capitali Italiane della Cultura” 2023. Quindi stiamo cercando di organizzare al meglio, coinvolgendo tutta la città di Brescia, soprattutto durante il momento della sfilata, in cui toccheremo diversi monumenti d’arte come il Capitolium, il Complesso Museale di Santa Giulia e Piazza della Vittoria.

Abbiamo coinvolto tutti gli Istituti Alberghieri di Brescia e provincia che ci daranno una mano nell’organizzazione di tutto, soprattutto per quanto riguarda le cene, quindi nelle cucine e nel servizio, e credo che questa sia un’ottima prova sul campo per il loro futuro.

  1. Perché è importante entrare nella Federazione Italiana Cuochi e a chi consiglieresti di entrare a farne parte?

Far parte della Federazione Italiana Cuochi e quindi delle associazioni regionali e provinciali è molto importante per noi cuochi, che abbiamo la possibilità di essere sempre aggiornati tramite i corsi di alta formazione che vengono organizzati soventemente, c’è la possibilità di iscriversi a concorsi di importanza nazionale e internazionali, penso alla Nazionale Italiana Cuochi, e poi perché è bello far parte di una grande famiglia che non si ferma ai confini nazionali. Consiglio sempre ai nostri ragazzi di iscriversi alla FIC, perché hanno modo di formarsi in maniera attiva, perché ci sono tantissime attività da fare, per arrivare pronti e preparati nel mondo del lavoro.

Vi aspetto tutti il 12 e 13 ottobre per festeggiare tutti insieme noi stessi e il nostro lavoro!!!

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