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Interviste Campioni della cucina italiana 2022

Quale miglior modo ci può essere per raccontare i Campionati della Cucina Italiana, se non intervistare i Campioni che nel 2022 hanno vissuto la gioia della vittoria? Campioni che hanno animato la scorsa edizione dopo un anno di fermo per la pandemia.

Eccoli…! si raccontano in poche parole.


De Candia MeoniOKLEONARDO DE CANDIA

Sono Leonardo De Candia e nel 2022 ho vinto i Campionati della Cucina Italiana partecipando per la categoria Mistery Box a squadre con la regione Toscana.

Nella vita faccio il cuoco e per me partecipare ai Campionati è ormai un appuntamento che attendo ogni anno.

Faccio parte da 25 anni della Federazione Italiana Cuochi, la sento come la mia famiglia e non posso fare a meno di vivere il momento dei Campionati che di anno in anno è sempre nuovo per me; infatti, non me lo aspettavo di vincere.

Per questo motivo anche quest’anno parteciperò come Team Manager della regione Toscana e voglio dare a tutti coloro che si stanno avvicinando alla vita associativa FIC e ai Campionati, di partecipare sempre con l’entusiasmo di un bambino e la razionalità di un vero professionista.


SelognaOKDAVIDE SELOGNA

Ciao, sono Davide Selogna, nella vita mi occupo di consulenza di pasticceria, e formazione a 360° con corsi online e presenza. Ai Campionati della Cucina Italiana del 2022 sono stato premiato come Campione italiano nella categoria Pasticceria Artistica ed è stata una grandissima emozione; non mi aspettavo affatto di poter essere il migliore della categoria ma sapevo di aver portato un’opera interessante, che quantomeno avrebbe potuto destare interesse, ma non credevo così tanto interesse in fin dei conti.

Vivere i Campionati non è mai la stessa esperienza, perché le emozioni sono mutevoli ogni volta, e a dirlo sono io che vivo i concorsi dal 2000, quando ancora frequentavo l’alberghiero, e sono arrivato primo ad un concorso tra scuole che si chiamava “Artisti del dessert Junior”.

Per affrontare le gare e soprattutto questo tipo di gare di pasticceria artistica il processo è molto lungo, perché l’opera arriva pronta alle gare; quindi, si parte da uno studio di progettazione, tante prove, creazione dei pezzi in maniera minuziosa e poi lo studio del trasporto per far in modo di far arrivare l’opera integra. Il lavoro di preparazione è stato lungo e importante, e devo attribuire gran parte del merito al team che mi ha seguito e supportato durante tutto il processo di ideazione dell’opera.

Personalmente ho scelto di partecipare attivamente alla vita associativa della Federazione Italiana Cuochi perché è un’organizzazione eccellente ed è importante per figure professionali come la nostra avere qualcuno di rappresentanza alle spalle e poi anche nei Campionati sono organizzati in maniera impeccabile e questo non può che aiutarci a partecipare a gare che possono poi servirci anche nella buona riuscita lavorativa, motivo per cui continuerò a partecipare ai campionati, quest’anno in un’altra categoria, ovvero quella del Dessert al piatto.

Le gare, i campionati ci aiutano a crescere, per questo mi sento di dire che bisogna sempre viverli come se fossero uno step per la propria crescita e non come una vera e propria gara, e poi cercare di non pensare al risultato, ascoltare i feedback dei giudici, che sono fondamentali per capire quali sono i propri limiti e superarli. Le gare servono a questo, non a dimostrare quanto si è forti, ma a crescere, consultarsi, scambiare punti di vista e conoscenza, servono a crescere dal punto di vista umano e professionale.


IngraoOKANTONIO INGRAO

Buongiorno a tutti, io sono Antonio Ingrao e sono il campione uscente per la categoria Pasticceria da Ristorazione Junior – Singolo. Nonostante la mia giovane età posso dirmi abbastanza fiducioso delle mie capacità, so che se mi impegno a fondo riesco a raggiungere i miei obiettivi, come vincere i Campionati della Cucina Italiana nella mia categoria, di cui ho un ricordo bellissimo e mi emoziona ancora rivivere quei momenti. Sono molto soddisfatto di quello che sono riuscito a fare e spero di migliorarmi sempre.

Quella del 2022 non era per me la prima esperienza, avevo già partecipato nel 2016 vincendo l’oro; anche in quell’occasione e come sempre, mi sono buttato a capofitto sul progetto, cercando di dare il massimo per la buona riuscita, avendo cura anche del minimo dettaglio. Le giurie sono molto scrupolose e severe, per questo non posso lasciare nulla al caso; così facendo mi metto in gioco completamente e la vita associativa della Federazione Italiana Cuochi e i Campionati, mi permettono di confrontarmi, aggiornarmi, avere idee, impiegare il mio tempo per migliorarmi sempre. Ho conosciuto il mondo FIC perché alcuni componenti della mia famiglia ne fanno parte da anni e, avendo molta stima in loro, ho pensato che potesse valerne la pena, ed è stato così.

Se dovessi dare un consiglio a chi vuole avvicinarsi a questo mondo e alle competizioni culinarie, direi di certo di provare, perché è un’esperienza che vale sempre la pena vivere e godersi a pieno. Impegnandosi, mettendocela tutta, applicando le conoscenze che abbiamo si può sempre migliorare, crescere e comunque vada sarà sempre un successo.


ScarlatoOKGIUSEPPE SCARLATO

Ho partecipato agli scorsi Campionati della Cucina Italiana nella categoria K3 Cucina Vegana, singolo. Lavoro presso l’Istituto Alberghiero Einaudi di Foggia e sono chef consulente presso il Feudo della Selva una nota sala di ricevimento.  

Non mi aspettavo di poter ricevere il premio, sinceramente non pensavo, perché era una categoria appena inserita in concorso e anche per me nuova, anche se la cucina vegana è sempre stata la mia passione avendo avuto come mentore in primis lo chef Simone Salvini e successivamente lo chef Pietro Leeman. Durante la premiazione non potevo crederci, sono stato felicissimo di aver ottenuto questo risultato, dedicando il premio alla mia famiglia, al mio allenatore lo chef Domenico Lampedecchia e all’Associazione Gargano e Capitanata che mi ha supportato durante tutto il percorso. Nella mia esperienza di cuoco avevo già ricevuto dei premi in passato, come la medaglia d’oro nella Categoria k1, l’argento nella competizione “Chef in punta di dita” per la Categoria Finger Food e il Chicco d’oro a Verona, e un’altra medaglia di argento sempre ai Campionati FIC di Rimini 2019. Io amo partecipare a contesti come questi e per farlo ho cercato di ritagliare del tempo, tra il lavoro e la famiglia, studiando approfonditamente per rendere il piatto buono e bello, e preparandomi per ogni eventualità.

La Federazione Italiana Cuochi è una grande famiglia, da qualche anno faccio parte anche del direttivo della mia associazione Gargano e Capitanata e con il nostro presidente Mario Falco siamo sempre presenti sul territorio  provinciale e regionale con il nostro presidente Tartufo; questo mi ha dato modo di conoscere tantissimi colleghi, allacciare amicizie sia a livello lavorativo che personale; seguire gli eventi che la FIC organizza è per me motivo di grande orgoglio, perché si crea empatia tra tutti i partecipanti e sono lo specchio della potenza della nostra associazione. Lo consiglio a tutti.

Adesso mi sto preparando ai prossimi campionati perché, come dicevo, non ne posso fare a meno, ma voglio dare un consiglio a chi sta per iniziare questo percorso: siate pronti arricchire il vostro bagaglio, seguendo corsi, guardando video e competizioni di ogni genere per osservare i vari piatti, i passaggi, come vengono esposti, seguite attentamente il regolamento, così da avere i parametri esatti e non sbagliare.  Ma la cosa essenziale è esercitarsi il più possibile, l’allenamento è essenziale per una buona riuscita.


MonasteroOKANDREA MONASTERO

Mi chiamo Andrea Monastero e sono il sous chef del ristorante La Cru, premiato con Stella Michelin e Stella Verde. Immaginavo di poter riuscire a vincere se mi fossi concentrato al meglio, e quindi diciamo che mi sono concentrato soprattutto sulla buona riuscita dei miei obiettivi.

L’unico pensiero in quel momento è stato riuscire ad ottenere un riconoscimento per gli sforzi e i sacrifici fatti.

In altre competizioni avevo già raggiunto il titolo di campione assoluto, mentre, ai Campionati della Cucina Italiana 2020 il titolo mi è sfuggito per mezzo punto, ma non mi sono dato per vinto, anzi, questo è servito a darmi ancora più grinta per i successivi concorsi, allenandomi facendo focus sui singoli pezzi e poi unendo tutto e studiando di volta in volta ogni dettaglio aggiunto.

Per vincere credo che mi sia stato molto utile cambiare cucina tra un allenamento e l’altro, in modo da saper affrontare eventuali imprevisti dati da una cucina differente dalla propria.

L’edizione 2023 però non mi vedrà protagonista in prima linea, perché concorrerò in squadra, darò una mano ai nuovi componenti che si affacceranno per la prima volta a una competizione a cui ho suggerito di concentrarsi sull’elaborazione di un piatto sicuramente molto buono e tecnicamente efficiente, senza perdersi in lavorazioni troppo lunghe e complicate, e di puntare per lo più su tecnica e pulizia.


Team BasilicataOKBATTISTA G. GUASTAMACCHIA

Con il Team Basilicata Senior lo scorso anno ci siamo aggiudicati la Medaglia d’oro per il premio della Critica Gastronomica e la Coppa dei Campioni. Sono un ristoratore e stare lontano dai fornelli per me è difficile. Mi piace molto partecipare ai Campionati della Cucina Italiana e quando ci siamo candidati alla scorsa edizione il nostro intento era proprio quello di vincere, non lo nego. Per questo ci siamo preparati nel miglior modo potessimo fare e tutto il Team si è dimostrato all’altezza di poter competere con tutti i nostri avversari, una cosa niente affatto scontata. Come in tutte le gare a cui ho partecipato, anche in questo caso mi sono preparato con grande serenità, sapevo di poter contare su tutti e che tutti avremmo fatto del nostro meglio; è importante saper gestire le ansie e pianificare tutto per avere il controllo totale della situazione.

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