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Federcuochi risponde con fermezza al vice ministro Laura Castelli

FEDERCUOCHI RISPONDE ALLE DICHIARAZIONI DEL VICE MIN. CASTELLI SU RISTORATORI: GRAVI E IRRESPONSABILI

PROVVEDIMENTI EMANATI DAL GOVERNO RICONOSCONO RUOLO STRATEGICO DEL SETTORE

Federcuochi non ci sta e risponde con fermezza al vice ministro Laura Castelli, che nel corso del TG2 Post aveva dichiarato che “se una persona decide di non andare più a sedersi al ristorante bisogna aiutare l’imprenditore a fare magari un’altra attività, a non perdere l’occupazione e va sostenuto anche nella sua creatività, magari ha visto che c’è un altro business che può affrontare”. Federcuochi ritiene gravi e irresponsabili le dichiarazioni della Castelli. Il settore della ristorazione dà lavoro a oltre 320mila famiglie. Un settore che con fatica ha recuperato il 50% degli 80 miliardi di consumi persi legati al food service. Tutto serve tranne consigliare di cambiare lavoro, esternazioni come queste risultano davvero controproducenti, considerando anche il fatto che nei vari provvedimenti emanati dal Governo e’ stata riconosciuto il ruolo strategico del settore agroalimentare nell’economia del Paese. Non va dimenticato che i Cuochi promuovono nel mondo la cucina Italiana e creano vari milioni di posti di lavoro. “Qualche mese fa i politici italiani avrebbero dovuto compiere scelte impopolari e, invece di distribuire pochi inutili euro a tutti, avrebbero dovuto sostenere adeguatamente i settori con un futuro, aiutando i meno produttivi a riprendersi. La ristorazione italiana e’ stata ed e’ uno dei settori trainanti del nostro Paese, del nostro turismo e della nostra immagine all’estero. E’ il principale canale attraverso il quale l’eccellenza agroalimentare italiana si promuove e si consuma. E’ una carta fondamentale da giocare su un tavolo che interessa il 30% del PIL. Lascia sconcertati la dichiarazione del vice ministro Castelli che molti ristoratori debbano reinventarsi in altri business se viene meno la domanda nel loro settore. Ma in Italia è normale mutare mestiere anche senza opportuni motivi, sostituire le proprie competenze, fare tutt’altro da ciò che si è studiato o appreso. Per questo forse una Sottosegretaria al Ministero dell’Economia, laureata in tutt’altro – farmacia e medicina – si è ritrovata a dover dare la giusta soluzione al crollo della domanda e alle difficoltà di vari settori economici. Se questa è la sua ricetta … che dire? La Cucina Italiana ringrazia!”

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