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Rocco Pozzulo confermato Presidente Nazionale

A Catania il 30° Congresso Nazionale e l’Assemblea della Federazione Italiana Cuochi

Più di 1.000 cuochi da tutto il mondo, oltre 62.000 euro raccolti in beneficenza, chef stellati e ospiti d’onore hanno animato per tre giorni la città di Catania e il complesso delle Ciminiere

Ha fatto il giro del mondo la foto delle berrette bianche al teatro Massimo Bellini di Catania, ma è stato solo uno dei tanti appuntamenti che dal 31 marzo al 2 aprile si sono susseguiti per il 30esimo Congresso Nazionale della Federazione Italiana Cuochi, in scena all’interno del Cooking Fest – Salone dell’enogastronomia e delle tecnologie da cucina, che si è tenuto presso il complesso fieristico delle Ciminiere e in altri luoghi rappresentativi della città etnea.  

Organizzato con cadenza biennale dalla Federazione Italiana Cuochi, con il patrocinio del Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, in collaborazione con il Comune di Catania, l’Unione Regionale Cuochi Siciliani ed Expò s.r.l., anche quest’anno il Congresso ha aperto le porte al grande pubblico insieme a tanti partner d’eccellenza per favorire, durante le tre giornate, un esteso dibattito e importanti momenti di confronto sull’enogastronomia nazionale ed internazionale.  

“Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato Rocco Pozzulo, da poche ore riconfermato presidente nazionale della Federazione Italiana Cuochi – perché a ogni Congresso organizzato cresce sempre più il numero dei cuochi partecipanti e questo rappresenta un elemento molto importante per la diffusione della cultura gastronomica del paese che evidenzia la volontà di mettersi in gioco, di dimostrare che anche il nostro lavoro, fatto di sacrifici e rigore, ha un valore ancora più alto se vissuto e condiviso in momenti di formazione come questo. Ringrazio tutti gli associati che hanno scelto di riconfermarmi all’unanimità presidente della Federazione per altri 4 anni, a dimostrazione del fatto che in un’associazione grande come la nostra la meritocrazia paga sempre. Non ho voluto presentare un programma per gli anni a venire, perché voglio continuare a lavorare come ho fatto negli ultimi tempi, migliorando tutto ciò che è migliorabile e con l’obiettivo di potenziare i protocolli con le regioni e le istituzioni”.

L’appuntamento di Catania ha posto l’accento sul fondamentale contributo fornito da prodotti tipici e cucine locali al processo di diffusione del modello alimentare italiano nel mondo e non a caso il Congresso si è svolto in Sicilia, regione che negli ultimi dieci anni si è fatta portatrice sana della riscoperta della cultura gastronomica locale ed è diventata col tempo cuore pulsante della gastronomia d’eccellenza del Mediterraneo. Ne hanno parlato il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Gian Marco Centinaio, le delegazioni della FIC provenienti da tutto il mondo capitanati dalla presenza di Thomas Gugler, presidente mondiale della World Association of Chefs Societies, con il suo segretario generale, Cornelia Volino, e il direttore Worldchefs del Sud Europa, Domenico Maggi, chef stellati e tanti altri ospiti che hanno raccontato la propria esperienza

Ad aprire l’evento sono stati i rappresentanti della Federazione Italiana Cuochi nel mondo provenienti dal Brasile, Polonia, Belgio, Olanda, Polonia e Australia, che si sono ritrovati domenica 31 marzo nell’anfiteatro del complesso delle Ciminiere di Catania, insieme al sindaco della città Salvo Pogliese, Barbara Mirabella assessore della città ai beni culturali, grandi eventi e ad Eleonora Iacovoni responsabile della programmazione nazionale in materia di pesca e acquacoltura del Ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, per dare inizio a “Gusto in Scena” il titolo del Congresso FIC 2019, ispirato allo slogan The extraordinary Italian Taste di Expo, per sottolineare il ruolo strategico dell’enogastronomia nazionale nella promozione del sistema paese.

CIBO NOSTRUM

Domenica sera si è svolta l’ottava edizione di Cibo Nostrum, la Grande Festa della Cucina Italiana si è svolta negli incantevoli giardini di Villa Bellini di Catania, con 300 postazioni street food e 50 cantine siciliane, nel segno della solidarietà; un evento importante e significativo, che ha fatto registrare oltre 25 mila presenze e raccogliere oltre 62.000 euro che andranno in beneficenza al Dipartimento Solidarietà Emergenze FIC, alla Comunità di Sant’Egidio e alla Locanda del Samaritano.

Tanti anche i vip presenti come i Jalisse e Silvia Salemi, Roy Paci, che si sono messi in gioco divertendosi e facendo divertire il pubblico, cucinando insieme ai cuochi della Federazione Italiana.

“Siamo stati orgogliosi e onorati, allo stesso tempo, di avere ospitato a Catania un simile e generoso evento – ha dichiarato il sindaco del capoluogo etneo Salvo Pogliese – e la città ha dato il proprio abbraccio alle migliaia di berrette bianche presenti qui per Cibo Nostrum e per il loro Congresso Nazionale. I cuochi, sin sono stati i benvenuti in città perché rappresentano un’importante categoria sia a livello culturale sia per l’economia del territorio e che ringraziamo per il vostro impegno quotidiano”.

IL LAVORI DEL CONGRESSO E IL COOKING FEST

I lavori invece si sono svolti nel complesso delle Ciminiere di Catania, dove la Federazione ha scelto, in occasione anche del Cooking Fest – Salone dell’enogastronomia e delle tecnologie da cucina di affrontare tematiche molto importanti relative alla sicurezza, agli sprechi alimentari e la sostenibilità, invitando a presiedere il Ministro del MIPAAFT – Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Tursimo, Gian Marco Centinaio, che oltre a cimentarsi ai fornelli ha ribadito l’impegno del governo nella salvaguardia del Made in Italy e dei progetti futuri che prevedono di esportare in Cina oltre alle arance, anche il riso italiano e la carne suina. “Le eccellenze siciliane fanno indubbiamente parte di un contenitore più importante che è quello del Made in Italy e del nostro paese – ha detto il Ministro durante il suo intervento al Congresso FIC – All’export manca “fare sistema”, noi stiamo andando in giro per il mondo a promuoverci in modo disorganizzato, ma se lo facessimo come squadra riusciremmo ad aumentare le esportazioni e a far conoscere ancor di più la qualità dei nostri prodotti. Abbiamo fatto un buon lavoro sulle arance e stiamo iniziando a trattare nuovi dossier che riguardano altri prodotti con la Cina, un paese che ha tante potenzialità di sviluppo economico”.

Tra show cooking e focus di approfondimento, tanti i momenti dedicati a chef che hanno saputo catturare l’attenzione del pubblico anche lontano dai fornelli, raccontando dettagli e particolari delle loro vite che li hanno portati a distinguersi per bravura, dedizione al lavoro e genialità. È il caso di  Enrico Crippa (Piazza Duomo***, Alba) e Luciano Tona alla guida dell’Accademia Italiana Bocuse d’Or, Ciccio Sultano (Il Duomo**, Ragusa), Pino Cuttaia (La Madia**, Licata), Massimiliano Mascia (San Domenico**, Imola), Anthony Genovese (Il Pagliaccio**, Roma), Massimo Mantarro (San Domenico Palace*, Taormina), Vincenzo Candiano (Locanda Don Serafino**, Ragusa), Alessandro Ingiulla (Sapio*, Catania), Francesco Patti (Coria*, Caltagirone), tutti insieme per sottolineare il ruolo strategico dell’enogastronomia nazionale, l’importanza della promozione della cucina italiana a partire dalle radici più profonde.

MUSICA, PAROLE, EMOZIONI AL TEATRO BELLINI

Lunedì 1 aprile si è svolta la grande serata al teatro Massimo Bellini di Catania, presentata magistralmente dal direttore della rivista Il Cuoco Antonio Iacona. Il teatro Bellini per l’occasione ha modificato la programmazione artistica per accogliere e dedicare una serata di musica classica e opera lirica a tutte le berrette bianche partecipanti al 30esimo Congresso della Federazione Italiana Cuochi. Per l’occasione il teatro ha così deciso di realizzare un concerto ispirato alle partiture che hanno espresso il significato profondo e universale della convivialità, allargando il raggio delle suggestioni alle colonne sonore cinematografiche e alle pagine di celebri scrittori. Il risultato è stato un evento multimediale in cui musica, cinema e letteratura che ha anche messo in risalto la straordinaria forza economica e il valore civile e sociale del cibo, così radicati nell’esperienza artistica del melodramma italiano e, più ampiamente, del grande repertorio musicale. Arti che si sono fuse in perfetta simbiosi alla pasticceria siciliana servita dalla generosa delegazione del Con.Pa.It Sicilia. Così Roberto Grossi, Sovrintendente del Teatro Massimo Bellini di Catania: “Ci auguriamo che questa prima iniziativa possa svilupparsi in un progetto nazionale che, partendo dalla Sicilia e da Catania, città natale dell’autore della Norma, coinvolga la vasta rete dei teatri italiani, per valorizzare il coté culturale del patrimonio enogastronomico dei nostri territori, carta d’identità del Paese ed emblema di qualità de mondo”.

LA CENA DI GALA

A chiudere i lavori una cena di gala organizzata per tutti i partecipanti al Congresso e le autorità nello scenario incantato del parco botanico Radicepura, realizzato da Venerando Faro, esperto internazionale in florovivaismo, ricche ha riversato la sua passione in 5 ettari di terreno, e oltre 3000 specie di piante, in uno spazio polifunzionale incastonato tra l’Etna e il Mar Jonio, dove è stato possibile rivivere le tradizioni più autentiche della Sicilia, con la sua cucina, immersi fra la purezza e l’incanto della natura.

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